22 aprile 2010

Alone in the Light

Immobile in questo spazio bianco,
soffocato dal silenzio
di una nuvola
trasparente.


Non c'è un rumore, non c'è un colore, non c'è una forma, non c'è materia
che ricordi al mio cuore
come si cammina.



Immobile, in questo spazio vuoto,
senza di Te,
senza qualcuno
che mi sappia raccontare,
che mi sappia ricordare
come diavolo
si faceva
a fare un passo.



Perchè diamine non so più
come camminare.

20 aprile 2010

Apatia.

Ogni parola è lo sforzo della mano
per ogni istante in cui l'inchiostro
cammina.

Ogni spazio è un passo guadagnato
per chi danza senza più
Poesia.

La voce che parla decanta versi stanchi,
insensibile a questa trascinata
Agonia.

Ma adesso basta, taci, ispiratore
senza la minima, bilanciata
Ironia.

Chi si accontenta, gode?

Ogni cosa sarà finita
compiuta l'opera
di un'ascesa
che ha rubato l'impegno
a tutto il resto del mio
Tempo.

Così il timore di continuare
a creare
è forse l'esca che s'è impadronita
di me?

Per questo la mente,
distratta dall'incanto,
soddisfatta pur se non
in cima alla montagna
della serenità perfettamente simulata
non pensa.

Per questo raggiunto il mare
senza spiaggia, e pure, forse,
senza vento,
si accontenta di guardarlo e
si nega passi, ali,
e libertà.

Così il timore di continuare
a creare
è forse l'esca che si aggrappa
a me?

(S.W.A.)

18 aprile 2010

Alla mia migliore amica. Ti amo.

La Poesia è l'espressione della vita di chi incontriamo.
E tu, allora, devi essere in essa con qualche parte di Te,
se solo riuscissi a vedere in quale parte della mia Poesia
appari.

Che parte dell'Arte sei?

Non sei il corpo, che spesso soffre e tu prima di lei
lo curi. Non sei sofferenza, e dunque
non sei mano.

Non sei la luce, che, lontana ed ispirata,
ricama i miei versi senza però
prendere vita sua,
nelle mie righe.
Non ti si vede, nelle mie parole,
eppure senza te questa Poeta sarebbe già
estinta.

Sei nei miei occhi, quelli che, aperti per tua mano,
vedono la sofferenza, la luce, l'amore,
e che altrimenti,
dormienti,
non avrebbero saputo raccontare al cuore
ciò che le parole esprimono tanto
bene.

Per te, Gaia.
Tua Claudia.

10 aprile 2010

Mi dimentico solo le cose belle?

Io ho una ragazza,
e la sento,
e la vedo così poco
che a volte me lo dimentico.

[...]

Semplicemente una poesia inesistente
e zoppa.