27 ottobre 2010

Molla la presa..

Il possesso è una cosa veramente brutta.
Magari lui sbagliava,
ma io stessa

ci sto credendo troppo.
E adesso guarda,
poche ore di silenzio
e mi sento
di nuovo
sola.

24 ottobre 2010

Mi hai delusa.

E secondo lui adesso dovrei essere contenta.
Se la mia migliore amica si è resa libera
dal peso di qualcosa che le stava facendo del male.
Si, lo sono. Sono contenta, se lei si sta dando la possibilità
di stare meglio.
E lo sarei stata in qualunque caso.
Se lei fosse rimasta con lui, o meno. Ma sarei stata contenta solo
sapendo che effettivamente per lei era la scelta più felice.
Come è normale, tra amiche.
Come è normale.
Eppure l'etichetta dell'essere lesbica
premette che ciò che faccio debba essere per forza portato
dall'amore (quello vero, tra fidanzati).
Io tramo nell'ombra, affinchè lei possa non aver futuro con una persona
che tra l'altro io stimavo e consideravo una bella persona.
Non mi sembra un discorso accettabile.
Mi stupisce che tu l'abbia pensato, e a questo punto
mi ritengo profondamente delusa.
Come se lei non fosse consapevole delle proprie scelte e
dei relativi motivi.
Come se non fossi stata io stessa, più volte, a difendere la tua parte.
Sono bisessuale, quindi non posso avere amici,
perchè mi innamoro di maschi e femmine, della mia
migliore amica?

E' per lei, che non ti ci mando.
E' per lei che eviterò la discussione,
anche se spero quasi che tu legga tutto questo.
Perchè le creerei problemi, me lo ha detto.
Glie l'ho chiesto, perchè l'avrei fatto.


A me sarebbe piaciuto tanto essere amici, mi piaceva quando mi trattavi come tale.

15 ottobre 2010

Colori accesi.

Ciao. Tu sei qui al mio fianco, e dormi, senz'altro che il silenzio delle risate appena sciolte.
Sono state fatte tante insinuazioni su di noi, da me, da te, da lui, da altri, da tutti.
L'amore si nasconde bene oppure si mostra sotto mentite spoglie,
o semplicemente io e te siamo felici, e l'amore non deve essere definito,
un nome è solo un nome, e non cambia il tuo profumo.
Lo disse Shakespeare. Lo dissè Andrè.
Te lo dico io ora, come così spesso fermerei il tempo, per tenerti
al mio fianco più di quanto effettivamente potrei sperare.


Ma il silenzio incombe, il mio sguardo vede solo te e non si tratta di colori accesi,
vede solo te, e si chiude proteggendosi dal resto del mondo.
Sei l'ultimo scoglio, poi il ponte di quell'illusione, tra me stessa e la realtà
e caduto anche quello,
finirò a terra,
straziata dal dolore
del vuoto.
Del muro.

12 ottobre 2010

Il vento non soffia più.

Ripetizioni.
Ripetizioni.

Silenzio opprimente nella mia testa.
Silenzio se mi chiedete come sto.
Sto male. Perchè?
Silenzio.

Silenzio, se mai so che qualcuno sta soffrendo.
Non posso, non voglio, non riesco a dirgli un banale
'se hai bisogno di me, io ci sono'.
Temo che notino la mia bugia -perchè (COME?) lo è diventata-
e stavolta,
diversamente da un tempo,
verrei schiacciata
e soffocherei del tutto.
Sono arrivata a questo punto!?

Silenzio.
Qualunque persona riceve il mio silenzio.
Nei sorrisi,
il silenzio.
Negli sguardi,
il vuoto.

Non ho più niente.
Quand'è stato il momento preciso in cui questo muro
mi ha chiusa dall'altra parte del mondo?

Il vento non soffia più.

6 ottobre 2010

No. A che ti serve uno psicologo?

Per capire
perchè non riesco mai a prendere delle decisioni definitive;
perchè ho bisogno di non essere mai odiata da nessuno;
perchè la gente mi dice che mi muovo come se mi sentissi sempre osservata;
perchè ho paura di qualunque forma negativa del giudizio altrui;
perchè sono la prima ad allontanarmi da qualcuno, quando penso che quel qualcuno voglia allontanarsi;
perchè non accetto che anche io posso fare errori senza essere una brutta persona;
perchè invece di perseverare, preferisco cambiare completamente strada;
perchè non riesco a sopportare appuntamenti fissi;
perchè non ho mai voglia di fare nulla e sono terribilmente pigra;
perchè io e i miei genitori abbiamo un rapporto così lontano;
perchè non riesco a portare a termine un discorso con mio padre;
perchè quando un ostacolo mi ferma non cerco di superarlo;
perchè non riesco più a scrivere una sola riga;
perchè ho così tanti hobby e mi stufo subito di ognuno;
perchè sono sempre così insoddisfatta;
perchè a volte scoppio a piangere senza motivo;
perchè ho elevato Brian Molko al punto di divinizzarlo;
perchè ho il terrore di lasciarmi andare all'amore che ho per lui;
perchè non riesco a cantare davanti alle persone;
perchè ho cominciato a fumare;
perchè non riesco nè voglio smettere di farlo;
perchè sono così morbosamente affascinata dal suicidio;
perchè faccio di tutto per evitare di pensare;
perchè mi copro di maschere di una falsa sicurezza che tutti riconoscono;
perchè aspetto che siano sempre gli altri a cercarmi;
perchè mi piacciono le ragazze;
perchè mi vergogno di ogni cosa che faccio;
perchè non riesco ad affermarmi davanti alla gente;
perchè sto tutto il giorno attaccata a internet;
perchè il gioco di ruolo è così cruciale nella mia vita;
perchè soffro così tanto per il possesso esclusivo di qualcuno che non posso avere;
perchè ho il terrore che la gente non mi ascolti;
perchè non so cosa e chi voglio;
perchè non faccio nessun passo per realizzare alcuni desideri;

e potrei continuare.


Ma niente, nella vita, è necessario, no?

5 ottobre 2010

Non c'è fine

Il momento che attendevamo è arrivato.
E valeva l'attesa? Per riempire il tempo, forse.
Ma il sonno mi svuota, mi rende in capace di capire,
di reagire, di parlare, di pensare soprattutto; mi svuota.

Mi riempie(?) solo costruirmi le maschere di vestiti, e di risate,
fingere di essere il ruolo che mi sono assegnata, oggi con un abito,
domani con dei capelli, il mese prossimo con un tatuaggio, e poi dopo
accettare che tutto ciò che è cambiato, è l'opinione di me che ha la gente.

Ma quanto veramente conta, il giudizio di chi non conosce il tuo bene e male?
Nulla. Non conta altro che il giudizio che diamo a noi stessi e così cambia il seme
ma la radice rimane la stessa, e solo si muove, celandosi dietro maschere differenti.